Tecniche di rielaborazione

I performers hanno un super cervello. Quando subiamo un trauma fisico oppure emotivo come l'umiliazione da parte di varie figure quali l'allenatore, i compagni di squadra, i genitori, il pubblico o i fans, sarebbe istintivo evitare ulteriori performance. Coloro che performano invece nonostante la ferita sul corpo e nel cervello ed il rischio in alcune discipline per la propria incolumità fisica, continuano a sottoporsi a sfide e prove. La profonda disciplina, impegno and perfezionismo che va oltre l'istinto di sopravvivenza del proprio corpo e del proprio ego mi fa affermare che coloro che perfomano ad alti livelli hanno un “supercervello”.

Nella sfera sportiva e creativa e nella vita, alcune esperienze negative vengono “metabolizzate” o rielaborate , mentre altre rimangono “congelate” nel corpo e nel cervello con la loro intensità di quando sono avvenute. Questo perché alcune esperienze sono state particolarmente traumatiche, oppure perché sono state “l'ennesima goccia che ha fatto traboccare il vaso” spezzando un equilibrio.
Gli eventi traumatici sia emotivi che fisici tendono ad accumularsi a livello inconscio, ed è a causa di queste esperienze negative che quando poi si deve performare, si vive un senso di pericolo che si manifesta con insicurezza, sfiducia e tensione fisica. Tutto questo interferisce con una esecuzione ottimale del compito. Al fine di superare tale carico emotivo, vi sono psicoterapie di rielaborazione che aiutano a lasciare il passato nel passato.
Psicoterapia EMDR (Eye Movements Desensitisasion and Reprocessing/ Rielaborazione e Desensibilizzazione tramite Movimenti Oculari)
L'EMDR è un' approccio innovativo sviluppato negli Stati Uniti da Francine Shapiro. Numerose ricerche internazionali hanno dimostrato la sua efficacia e superiorità riportando in tempi brevi una significativa risoluzione dei blocchi emotivi, corporei e mentali.
Secondo il modello teorico (AIP) dell'approccio EMDR, quando una persona vive un evento traumatico o soverchiante la mente può rimanere bloccata e non riesce a rielaborare l'esperienza che poiché congelata nelle sue reti neurali, viene riattivata ogni volta che vi sono stimoli che ricordano l'evento.

Dr Alessia Bruno è un Supervisore/Consultant EMDR con vasta esperienza nel campo delle terapie di rielaborazione. Lei ha lavorato con i militari, le forze dell'ordine, con atleti e artisti, con imprenditori e professionisti medici, sia in Regno Unito che in Italia, per aiutarli a superare i condizionamenti di esperienze negative e renderli liberi di essere focalizzati e centrati nel presente.
Il Brainspotting è una psicoterapia “brain-based” (sul cervello) sviluppata dal Dr David Grand negli Stati Uniti. E' un approccio recente che utilizza il campo visivo e la fissazione oculare per identificare dove la persona ha localizzato il trauma o altre esperienze negative nel cervello. E' una psicoterapia efficace ed a breve termine che mira ad identificare, rielaborare il dolore emotivo e fisico associato a blocchi e traumi. Brainspotting viene anche utilizzato vastamente per aumentare la creatività e la performance sociale, sportiva e lavorativa. Molti personaggi dello spettacolo (sportivi, attori) sono stati trattati con grande successo ed hanno superato blocchi grazie al Brainspotting.
Brainspotting è uno strumento neurobiologico e permette al performers di rielaborare e di liberarsi da sensazioni di cui avverte il disagio, anche quelli di cui non comprende l'origine. David Grand evidenzia come Brainspotting agisce nel “cervello rettiliano”, il nucleo dei riflessi, che è quello principalmente coinvolto in uno stato di blocco e di paura e che interferisce con l'espansione della performance e con la peak performance. Brainpotting sfrutta la capacità naturale del corpo e del cervello di auto guarigione. La Dottoressa Alessia Bruno grazie alla sua permanenza negli Stati Uniti ed all'eccellente conoscenza della lingua Inglese, è stata la prima psicoterapeuta Italiana completamente formata nella tecnica del Brainspotting.